“Una breccia nel muro” offre diverse attività al di fuori della terapia: le giornate sulla neve, il cinema, le visite alla fattoria didattica e altre ancora. Sono pensate per far vivere ai bimbi esperienze fuori dalla quotidianità. Servono anche a noi genitori: provare attività nuove in posti nuovi non è semplice, ma è possibile.

In queste giornate nessuno ci giudica; le condizioni pratiche sono adattate il più possibile alle esigenze dei nostri bambini; passare il tempo insieme è facile ed estremamente piacevole. All’inizio di marzo abbiamo ripetuto la bellissima esperienza di una giornata sulla neve. Quest’anno l’avventura è stata ancora più bella e ricca di emozioni della volta passata. Ha giovato molto il fatto che le attività proposte da Breccia, e anche la gita sulla neve, sono aperte anche ai fratellini, cuginetti, amichetti, compagni di scuola. È stato sorprendente; ho provato una gioia immensa quando, girando l’invito dell’associazione per la gita a Campo Felice sul gruppo WhatsApp della classe di Mia, ho ricevuto numerose risposte entusiaste. Così la domenica, sul pullman, Mia si è seduta nelle ultime file, non vicino a me ma in mezzo ai suoi amici. Potrete capire cosa si prova nel non dover tirare fuori il telefonino durante un viaggio che dura più di un’ora, perché l’intrattenimento principale per Mia sono state le risate e i giochi con gli amichetti. È stato importante anche per me perché vedere nel pullman i genitori dei suoi compagni mi ha fatto provare un senso di accettazione importante. Come lo scorso anno, l’Associazione si è fatto carico della gestione di tutte le difficoltà pratiche. Ha messo a disposizione il pullman che ci ha portato comodamente fino alle piste di Campo Felice. Ha preso accordi per affittare gli slittini sul posto. Così a tutti noi non è rimasto altro da fare che divertirci e lo abbiamo fatto! Discese sullo slittino, vulcani di neve, corse e risate sono il ricordo di questa splendida giornata. Tutti erano entusiasti e vedere Mia in mezzo agli altri bambini è stato per me meraviglioso.
Una cosa mi è mancata. Avevo spiegato ai compagni di classe che, in quella giornata, avrebbero avuto modo di conoscere gli altri meravigliosi e speciali amici di Mia della sua seconda scuola. Ho raccontato che al mondo ci sono tanti bambini che, come Mia, per alcuni aspetti sono diversi da loro. Quelle stesse cose che rendono Mia così particolare e che loro hanno saputo capire, accettare e amare le avrebbero trovate in altri bambini e avrebbero avuto modo di fare tante altre amicizie “uniche”. Purtroppo non ne sono venuti molti altri. Ma abbiamo comunque acquistato un nuovo amico: splendido, solare e simpaticissimo!
Lo so che è difficile, ma vi assicuro che vale la pena buttarsi. Approfittiamo di queste occasioni. Se non ci proviamo ora insieme, più avanti sarà più difficile tentare e più facile rinunciare. Io posso riportare la mia esperienza: a distanza di un anno il comportamento di Mia è migliorato tantissimo. In entrambe le occasioni la giornata sulla neve è stata memorabile. Scesi dal pullman, al ritorno, i bambini della sua classe e i loro genitori l’hanno (ci hanno) abbracciata, baciata e ringraziata per la bellissima giornata. Questa è felicità. Non lasciate che la paura di non riuscire privi voi e i vostri figli di questi momenti.

AG